Bontà, salute e genuinità: i trend del settore alimentare

Si è da poco conclusa l’edizione del 2017 di Anuga, la fiera mondiale del Food & Beverage con cadenza biennale.

Dal 7 all’11 ottobre nel salone dei prodotti alimentari e delle bevande di Colonia, capitale economica e culturale della Renania, si sono incontrati molti dei protagonisti del settore, uniti da una principale domanda: che gusto ha il futuro?

La città tedesca ha ospitato un vasto panorama di top player internazionali dell’agroalimentare, che hanno discusso e presentato le nuove tendenze di ciò che poi si traduce in quello che ognuno porta sulle proprie tavole e ingerisce quotidianamente. Trend d’avanguardia, fonti d’ispirazione e linee guida ben delineate hanno dominato queste cinque giornate aperte a visitatori ed espositori.

In primo piano i mondi del vegan e del biologico, due realtà spesso interconnesse che portano l’attenzione su scelte che riguardano stili di vita oltre a opzioni strettamente alimentari, riflettendosi in un’educazione etica al buono che supera il concetto tradizionale di cibo.

Altro elemento di primaria importanza nel contesto della fiera tedesca è stato quello del “chilometro zero”:  questa definizione identifica tutti quei prodotti acquistati direttamente nella zona di produzione, sostenendo una filiera corta che predilige una politica atta a supportare l’economia locale a favore di genuinità e ambiente.

Ulteriore nuova tendenza protagonista di Anuga 2017 è quella delle “Smart Label”, le etichette intelligenti che consentono ai consumatori di avere informazioni dettagliate su vita, durata, provenienza, ingredienti e allergeni di ciò che si va a comprare, delineando un panorama completo in cui ogni persona può orientare le proprie scelte in maniera consapevole.

“Il trend generale è quello di andare verso prodotti che siano il più naturali possibili, anche nel settore dell’industria alimentare. Una forte spinta in questa direzione coinvolge anche i Paesi emergenti” ci spiega Stefano Pillot, direttore generale e fondatore di Galatea. In quest’ottica s’inserisce alla perfezione la vision dell’azienda leader nella produzione di semilavorati per la gelateria artigianale, che da sempre ha fatto dell’interesse verso la salute del consumatore il suo punto d’attenzione primario.

Tutte le linee del marchio vedono l’impiego di prodotti sani e naturali, materie prime di altissima qualità che non hanno nulla da nascondere: intenti etici che si sono concretizzati in scelte di trasparenza, come l’adozione già nel 2006 delle “clean label”, etichette pulite che raccontano senza giri di parole a ogni cliente cosa mangia, assicurando facilità nella lettura oltre a coerenza con solidi e dichiarati valori.

L’impegno per la natura, il biologico e il vegan si è consolidato in casa Galatea traducendosi in un’ampia gamma di prodotti capaci di garantire un’artigianalità che regala ampi benefici a corpo e mente, attendendo le esigenze di tutti.

Quindi alla domanda “che sapore ha il nostro domani?” Galatea potrebbe rispondere con una parola: genuino!

Stefano Pillot, direttore generale e fondatore di Galatea.