Il colore buono da mangiare

Che ciò che mangiamo influenzi il nostro umore è cosa ormai risaputa: se ci nutriamo bene il nostro corpo risponde meglio e, di conseguenza, la mente resta più attiva oltre a beneficiare del piacere che il cibo è in grado di regalarle. Il concetto si riassume eccellentemente nella locuzione latina “mens sana in corpore sano”. Determinati alimenti come, ad esempio, la cioccolata sono addirittura in grado di stimolare la serotonina, detta anche “ormone della felicità”.

Ma il rapporto tra psiche e cibo va oltre ai meccanismi che passano attraverso le papille gustative, tanto da arrivare a essere il protagonista di sempre più evoluti studi di psicologia: ogni essere umano ha un approccio multisensoriale con i piatti che popolano la sua tavola, dimostrando di essere predisposto a gradire più una pietanza rispetto a un’altra ancora prima di assaggiarla. Come un piatto si presenta alla vista, infatti, influenza la sensazione del gusto che si andrà ad assaporare, perché gli occhi inviano al cervello un impulso positivo che ne anticipa la percezione del sapore. E non solo: pare che i sensi attivati dalle esperienze in cucina siano capaci di risvegliare anche ricordi legati alla nostra vita e cristallizzati inconsciamente in profumi, sapori e immagini. Un ruolo importante in questa prospettiva lo gioca il colore: fin dall’infanzia veicola un’istintiva attrazione o, di contro, repulsione nei confronti di ciò che stiamo per mangiare. Esso ci fornisce inoltre delle informazioni che interiorizziamo e che non dimentichiamo col passare degli anni: banalmente quando una mela da rossa diventa marrone qualcosa ci suggerisce che il suo sapore non sarà più particolarmente gradevole e che le sue proprietà sono state “intaccate”.

Negli ultimi anni grande attenzione è riservata alla presentazione delle pietanze e sempre più spazio trova la teoria dei colori applicata alla cucina sia nei corsi di marketing settoriali che nelle ricerche psicologiche.

Noi di Galatea abbiamo sempre prestato molta attenzione alle valenze cromatiche dei nostri prodotti, scegliendo consapevolmente, in primis, di evitare i coloranti artificiali, sostanze di sintesi che possono influire in maniera negativa sull’attività e sull’attenzione, soprattutto dei più piccoli. Nel 2011 abbiamo dato alla luce uno dei nostri fiori all’occhiello, ossia Spirulì®, il preparato per il gelato artigianale azzurro che contiene solo colore naturale, irresistibile per adulti e bambini, sano e dall’estetica estremamente invitante. Quest’anno è stata la volta di un’altra grande conquista, frutto di studi in linea con la nostra filosofia aziendale orientata al benessere a 360°: la pasta Menta Piemontina. Da una materia prima di base di altissima qualità senza OGM e grazie alla combinazione di due vegetali con la giusta colorazione, uno blu e uno giallo, siamo riusciti a dare nuova vita a uno dei gelati più apprezzati, che regala a chi lo assaggia la gradevole sensazione di freschezza della menta e il piacere del verde intenso che associamo fin da ragazzini a questo sapore. Come tutti i nostri preparati è facile da utilizzare, rispetta l’ambiente e assicura a ogni gelatiere artigiano una riuscita in grado di conquistare ogni cliente!

Se sei curioso di sapere un po’ di più dell’idea da cui è nato questo preparato, leggi l’articolo che ci ha dedicato BiMag.